La Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, appoggia la costruzione del Ponte .

“Pronti a sostenerlo in ogni modo”

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Infrastrutture, a fine marzo verrà creato il Board della nuova società Stretto di Messina

La nomina avverrà dopo la presentazione del decreto per il Ponte

7 marzo 2023 - Entro la fine di marzo sarà presentato un apposito decreto ad hoc per il Ponte sullo Stretto, che disciplinerà il riavvio delle procedure di progettazione e di realizzazione dell’opera. In seguito, entro fine aprile verrà nominato il board della nuova società Stretto di Messina. È quanto emerso durante il tavolo per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia presieduto dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini.

Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori approfondimenti per aggiornare i flussi di traffico ipotizzati e l’impatto ambientale di una struttura che - secondo il ministro - sarà anche ecocompatibile e ridurrà in modo sensibile l’inquinamento.

Presenti al tavolo, tra gli altri, i tecnici del Mit e gli amministratori delegati di Fs, Rfi e di Anas, Luigi Ferraris, Vera Fiorani e Aldo Isi.

Matilde Siracusano:"A furia di spingere"

Ponte sullo Stretto di Messina

Il ponte che unisce l'Italia all'Europa

Il ponte sullo stretto: un'infrastruttura essenziale per rilanciare lo sviluppo del Sud Italia e per il futuro del Paese.

Dare occupazione a 118.000 persone e attivare l'economia locale, collegando Sicilia e Calabria. Attirare verso l'Italia il commercio mondiale che gravita nel Mediterraneo. Far diventare il Sud Italia polo logistico dell'Unione Europea. Far crescere il know how delle aziende italiane coinvolte. Attivare tutta la filiera locale.

Il progetto del Ponte sullo stretto da solo vale 2,9 miliardi di euro, valore che sale a 7,1 miliardi a costi aggiornati considerando il progetto complessivo con tutte le opere connesse nelle aree interessate, con la metro di Messina, opere di sistemazione idrogeologica per le montagne circostanti, strade di accesso, strutture per far passare treno e macchine. Si tratta quindi di un progetto che si potrebbe realizzare anche per fasi successive.

Il ponte che unisce l'Italia all'Europa.

I collegamenti con il Ponte

Autostrada - Ferrovia - Metropolitana

Distruggeranno Messina? Vediamo nel dettaglio!
La linea rossa è una galleria  autostradale.
La linea nera è una galleria ferroviaria-metro di Messina  che verrà fuori solo nelle fermate!
Chi avrà più paura della presunta devastazione, i Messinesi o le talpe e le lumache?
La bacchetta magica non esiste!

Passerebbe in mezzo ai due laghi e non farebbe il "disastro ecologico" tanto paventato e strumentalizzato dagli ambientalisti. E' mai possibile che sia l'unico ponte al mondo a inquinare? Direi di no! La larghezza sarebbe circa 60 metri, poco più del doppio dell’ex Ponte Morandi e il mostro tanto temuto sarà solo alto, 399 metri, altezza delle torri! 

Non toccherebbe Punta Faro, il Lago di Ganzirri e non sfiorerebbe il mare!

PONTE SULLO STRETTO E BUFALE

Tutto quello che avreste voluto sapere e non vi hanno mai detto

Matilde Siracusano "a furia di spingere"!

I Ponti non inquinano

DEDICATO AI  "FALSI AMBIENTALISTI"

Questo incredibile ponte si trasforma in un tunnel sottomarino e collega la Capitale della Danimarca, Copenhagen, con la città di Malmö, in Svezia.

È il Ponte di Øresund (Øresundsbron), progettato dall’architetto danese George K.S. Rotne e inaugurato nel 2000. È il più lungo ponte strallato d’Europa, adibito al traffico stradale e ferroviario, con una campata centrale di 490 metri.
La parte esterna del ponte è lunga 8 chilometri. A un certo punto, nel bel mezzo del mare, si trasforma in un’isola artificiale e si inabissa nelle profondità marine diventando un tunnel lungo ben 4 km che passa sotto il Canale di Flint.
Per poter rendere operativo questo ponte hanno addirittura costruito un'isola artificiale. In Italia sarebbe stato impossibilie per "questioni ambientali"

Turismo

Il turismo che ci lasciamo sfuggire

La Torre Eiffel non è solo il simbolo di Parigi è il monumento più visitato al mondo! All'inaugurazione, la Tour Eiffel non fu esente dalle critiche di cittadini e artisti che non risparmiavano commenti al vetriolo sul monumento. Arrivarono a definirlo addirittura "l'asparago di ferro", nomignolo tuttora in voga tra molti parigini. Quando costruirono la Torre Eiffel i parigini si chiesero a cosa servisse e protestarono così come gli ambientalisti, perché deturpava il paesaggio e arrivarono quasi alla decisipone di volerla smontare. Invece di smontarla decisero di utilizzarla, vista l'imponenza, come "antenna" radio e successivamente televisiva ed anche per sperimentare degli studi sulla forza di gravità! Dopo di ciò completati gli studi sulla forza di gravità e con l'arrivo dei satelliti si resero conto che, se citi Parigi, pensi la Torre Eiffel. Così nessuno la smontò e non ci pensano più nemmeno a farlo. Sfido chiunque si trovi da quelle parti a non volerla vedere! Sfido chiunque vada da turista in Francia e non voglia vedere la Torre Eiffel. Eppure il Ponte oltre l’attrazione turistica svolgerebbe altre funzioni! La Torre Eiffel no! Sulla torre non passano i treni e mezzi gommati!

Fra le poche cose al mondo che non potrà mai consegnarti un corriere

e in nessun'altra parte del mondo potranno mai imitarla o  avvicinarsi al sapore!
Il motivo tutt'oggi è ancora un mistero!

Perchè il turismo a Messina deve essere solo un evento?

Natale 2021

La “Blue Sky Wheel», una delle più grandi ruote d’Europa.

Principale attrazione del Natale cittadino che si appresta a colorare le strade messinesi. In attesa dell’8 dicembre, giorno in cui partiranno ufficialmente le celebrazioni delle festività, con la consueta accensione dell’albero, Piazza Cairoli si appresta infatti ad ospitare la “Blue Sky Wheel”, che con i suoi 50 metri di altezza è una delle ruote più grandi d’Italia (dopo la “City Eye” di Salerno, alta 60 metri, e la “Eurowheel” di Mirabilandia, entrambe fisse).

La Vara - 15 Agosto 2022

Nella città di Messina si ripete dal ‘500 la festa della Vara ed è il momento centrale dell’agosto peloritano profondamente sentito da tutti gli strati della popolazione, tanto che coloro che si trovassero fuori per vacanza, rientrano per partecipare al grande evento. La Vara: storia di una tradizione che si ripete dal 1500 ogni ferragosto. Si calcola una folla che si aggira tra le 200 e 300 mila persone: una folla davvero immensa, composta non solo da messinesi ma anche da numerosi gruppi provenienti dalle altre parti della Sicilia e dalla vicina Calabria. Ne mancano numerosi turisti e soprattutto emigrati messinesi provenienti anche dalle più lontane regioni del mondo (Australia e Americhe) che vengono a Messina proprio per assistere a questo evento. Una parola di particolare ammirazione va rivolta nei confronti dei tiratori che sono migliaia e migliaia che si tramandano l’impegno di tirare la Vara di generazione in generazione, di padre in figlio. Impressionante l’immensa folla che si assiepa ai lati della via Garibaldi ed al punto più delicato del traino della Vara nell’incrocio con via I Settembre, quando si effettua la cosiddetta “Girata” ad angolo retto per indirizzare la Vara verso piazza Duomo dove si conclude la processione.

Un particolare ringraziamento a Salvatore Garreffa per la realizzazione dei video.
www.instagram.com/salvatore_garreffa/

Ambiente

Ogni anno 25 milioni di uccelli nel bacino del Mediterraneo vengono uccisi dai bracconieri, la maggior parte sono uccelli migratori, molti di questi sono specie rare e a rischio estinzione.
(Lipu - Lega Italiana Protezione Uccelli)
Non certo si schianteranno per non aver visto un Ponte ben visibile perché la notte sarà sempre illuminato da fari poste sulle torri a 360°

In ogni caso, gli uccelli riescono a volare anche sopra il Ponte o passarci sotto. A new York e in altri luoghi lo fanno!

Saranno installati dei "battiradar" segnalatori per segnalare la presenza del Ponte alle navi che transitano, come nello stretto della Manica, poiché i radar potrebbero rilevare il ponte come un muro e possa far spiaggiare le navi stesse!  

Alta velocità 

ALTA VELOCITA' IN SICILIA

Potremo avere l'alta velocità ferroviaria, non come quella annunciata. Le carrozze dei treni ad alta Velocità, sono normalmente lunghi quasi il doppio del ponte di un Ferry Boat – Caronte Tourist, non sono scomponibili, quindi devono necessariamente passare dal Ponte.

Il punto più distante in Sicilia è 350Km Trapani – Ragusa.
Pensate che farebbero l'alta velocità solo per la Sicilia, dico, per questa distanza massima? Credo proprio di no!

Chiacchiere o connettere tutta l'Italia? 

8 Giugno 2022
Frecciabianca Palermo-Catania è stato sospeso

Chiacchiere o valutate voi! 

"o abbiamo il Ponte o l'alta velocità"
"Invece adesso non abbiamo niente! Come sempre!"

All’interno delle reti trans-europee di trasporto (TEN-T), il completamento della Core Network  (rete centrale) è programmato per il 2030 e per sostenerne la realizzazione coordinata tra i diversi Stati la UE ha identificato nove “Corridoi”.

Le reti TEN-T sono un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario e la Core Network  è costituita dai nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di maggiore rilevanza e dalle relative connessioni. Oggi la priorità a livello europeo è quella di assicurare la continuità dei Corridoi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando collegamenti tra le differenti modalità di trasporto, eliminando i colli di bottiglia esistenti.

Quattro dei nove Corridoi TEN-T interessano l’Italia:

  • il Corridoio Mediterraneo attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna;
  • il Corridoio Reno Alpi passa per i valichi di Domodossola e Chiasso e giunge al porto di Genova;
  • il Corridoio Baltico Adriatico collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna;
  • il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo parte dal valico del Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del sud come Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo.

Il completamento della rete Core per il 2030 richiede all’Italia uno sforzo importante, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento dei collegamenti ferroviari e stradali e il completamento dei collegamenti di “ultimo miglio” a porti e aeroporti della rete Core.

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Cliccando sull'immagine vi renderete conto di persona a quando risale questo documento.

Siamo nel 2022 e "faticosamente" è iniziato lo studio di fattibilità.

Data di pubblicazione: 06/06/2017

AVR Palermo - Catania - Messina

Le linee AVR sono linee tradizionali in cui interventi relativamente "minori" hanno come obiettivo l'innalzamento alla velocità di 200 km/h sulla maggior parte del tracciato.


Trasporti navali

Le navi cargo Asiatiche che portano le merci in tutta Europa passando dal canale di Suez verso Rotterdam, potrebbero scaricare le merci a Gela, Augusta, Gioia Tauro, Genova, Vado Ligure e attraverso l’alta velocità distribuirle in tutta Europa.
(Nel 2018, il porto di Rotterdam ha beneficiato investimenti per 408,1 milioni di euro, quasi il doppio dei 213,8 milioni dell'anno precedente). Ciò comporterebbe lavoro nei porti di appartenenza con una ricaduta economica nell'intera Sicilia e inevitabilmente in tutta Italia.
Perché in tutti questi anni non è stato approntato tutto per il porto di Gioia Tauro in Calabria?
Non sono un tecnico ma a Gioia Tauro esiste l’alta velocità o linee ferroviarie per transito veloce di merci?
La risposta vien da se!

Pendolari

IL PONTE SERVE SOLO A
 MESSINA E REGGIO CALABRIA
?

Il Ponte non serve per raggiungere velocemente Messina - Villa San Giovanni e viceversa. Serviranno più aliscafi veloci, per i pendolari.

Pedaggio

SI PAGHERA' IL PEDAGGIO?

Spero e certamente sarà così!
Siciliani e Calabresi, scordiamoci la parola gratis, l’abbiamo provato sulla nostra pelle con la Salerno-Reggio Calabria. Un “verme” regalato negli anni 70 per atto dovuto, visto che fu fatta in tutta Italia e mai completato e modernizzato. E' gratis, dicevamo tutti contenti, ma non sapevamo che, mentre noi viaggiavamo gratis, da Salerno a Reggio Calabria, il Centro-Nord raddoppiava le autostrade, raddoppiava le ferrovie e si costruiva l'alta velocita per i treni! Costruivano le metropolitane, le raddoppiavano, le modernizzavano, mentre in Sicilia e Calabria non si faceva nulla perché c'era "la mafia" o "la ndrangheta"

Lavoro

Non possiamo pensare che l'unico datore di lavoro sia il malaffare!
 (Cit. Pietro Salini)

Vien da sé che se costruiranno il Ponte, dovranno necessariamente realizzare le infrastrutture ossia le autostrade e collegamenti veloci!
Certamente dovremo dar conto all'Europa una buona motivazione e non costruirlo nel "deserto" come spesso si cita.
Non possono costruire un Ponte di simili dimensioni senza infrastrutture! Negli ultimi 50 anni al Sud, strutturalmente, hanno fatto solo  le autostrade e nemmeno "meglio prima altro".

Pericolo sismico - venti

PERICOLO SISMICO-VENTI

Il Ponte è stato progettato per resistere a venti fino a 270Km orari (la raffica maggiore che si è mai verificata sullo stretto di Messina, non certo ogni anno, è stata di 128Km orari raggiunta il 24 novembre del 1991 alle ore 6.10 del mattino. )Aperto 365 giorni l’anno 24 ore al giorno. La chiusura del ponte non è prevista se non per eventi eccezionali (velocità del vento superiore a 110 km/h), che si possono verificare con cadenza più che decennale, in media meno di un’ora l’anno. Per venti intensi (dell’ordine di 90 km/h), che si possono verificare alcune ore all’anno, ci saranno prescrizioni sulla velocità massima dei veicoli telonati (come avviene nelle medesime condizioni sulle autostrade che conducono al ponte).
Non sarà costruito sulla faglia dove oggi è stata dimostata l'esatta posizione geografica. In ogni caso nessuno studioso potrà mai dimostrare se e quando ci sarà un violento terremoto come quello che ci fu nel 1908 - 7,1 Magnitudo Richter e nel dubbio per imparare dalla storia, il Ponte sullo Stretto di Messina è stato progettato per resistere, non per crollare, fino alla stessa intensità. Poniamo“l'ipotesi” che ci sarà. Cosa rimarrebbe in piedi a Messina, Reggio e dintorni se nello stretto ci fosse un terremoto di 7,0 gradi della scala Richter?  Solo il Ponte! Quindi non stiano a pensare se il Ponte possa crollare o resistere. Pensiano a cosa rimarrebbe in piedi. Nulla. Quello sarebbe il vero problema. Allora cosa facciamo? Radiamo al suolo Messina, Reggio e dintorni e le rifacciamo tutte per fare in modo che resistano ad un evento di tale portata? Il geologo Mario Tozzi cita sulla possibilità di un terremoto nello Stretto di Messina: "E non è questione di se, ma di quando”. Tra 10, 100, 300, 500, 1000 anni? Chissà! Non si sa. Eppure accadrà. Come la fine del mondo. Anche il Sole diventerà una supernova. “Non è questione di se! Ma di quando!”



Campata unica o tre campate?

Le fondazioni a campata unica, costruite sulla terraferma, non poggerebbero sulla faglia attiva e già realizzarli sulla terraferma, le difficoltà e costi sarebbero di gran lunga inferiori.

Quello a tre campate con due piloni costruiti in mare, certamente uno poggerebbe sulla faglia attiva e non oso immaginare la difficoltà per poterli costruire viste le correnti marine, più  gli evidenti costi per la realizzazione attualmente incalcolabili.
(Secondo i risultati di alcune pubblicazioni scientifiche di Mosetti (1988 e 1995), la velocità di spostamento delle acque nello Stretto, in particolari momenti e grazie alla coincidenza di numerose componenti, può arrivare fino ad un massimo di 20 km/h. Si tratta dei valori più elevati che si registrano al mondo.)